“A venti chilometri in automobile dal lavoro e dal supermercato, come accade ai bordi di ogni metropoli, la città continua e diventa un altro luogo: Cortesforza. Come la contea di Yoknapatawpha in Faulkner e la Regalpetra di Sciascia, Cortesforza è un luogo tanto piú vero quanto piú è immaginario.
Qui si vive un esodo eterno, e la giornata è ridotta a tragitti in tangenziale verso casa. Il lavoro non si vede piú, è dappertutto, ha invaso i comportamenti quotidiani, affettivi. Per dare un senso alle proprie esistenze, gli abitanti di Cortesforza accendono un mutuo, traslocano in una zona nuova o «mettono in cantiere un figlio». Ogni volta, però, lo svelarsi improvviso di una seppur piccola possibilità provoca una sconfitta irreversibile.
Una commedia umana raccontata con sguardo lucido, impietoso, privo di giudizi. Nessuna apocalisse: solo un’inevitabile, comune disfatta.” (Quarta di copertina de L’ubicazione del bene)

Se avessimo mangiato le patatine di Giorgio Falco, ed. Feltrinelli (2012)

Se avessimo mangiato le patatine di Giorgio Falco, ed. Feltrinelli (2012)

La compagnia del corpo di Giorgio Falco, ed. duepunti (2011)

La compagnia del corpo di Giorgio Falco, ed. duepunti (2011)

La Cortesforza di Giorgio Falco su la Repubblica

Il mondo che comincia oltre la tangenziale, qui

Come Cortesforza è diventata ciò che è, qui

Due ragazzi ai piedi di un piccolo eroe, qui

Nei nomi delle vie è scritta una gerarchia, qui

Quando il viaggio atteso da mesi comincia male, qui

Andrea ha avuto una station wagon aziendale sostitutiva, qui

L'ubicazione del bene

L’ubicazione del bene su Wikipedia qui